giovedì 14 agosto 2014

Ci tolgono tutto, sotto il naso. Minchia!!! Se mi fossi svegliato prima.


So che sembrerà surreale ai più, ma ho scoperto da qualche tempo, (mea culpa) che il piano di ottimizzazione delle materie scolastiche ha subito alcuni tagli, soprattutto riguardo poeti e scrittori del XX secolo del Sud ((DM 211/2010, che accompagna il DPR 89 del 15 marzo 2010, recante la “Revisione dell’assetto ordinamentale, organizzativo e didattico dei Licei”).
Ad esempio per quanto riguarda la letteratura italiana, per i nuovi studenti, già da qualche anno non è possibile studiare autori come Salvatore Quasimodo (mi sembra il minimo per uno che ha ricevuto un Premio Nobel) o Leonardo Sciascia ( forse il primo e unico Uomo capace di "pittare" la mafia e il suo intossicare il tessuto sociale, come nessuno). Ma anche nomi come Corrado Alvaro, Lorenzo Calogero, Rocco Scotellaro. Lo so che oggi è la vigilia di ferragosto, volevo solo comunicarlo, così quando le feste saranno finite potremo tranquillamente continuare a coglioniare a destra e manca, ma soprattutto su Facebook. Ecco, sui social l'indignazione è sempre ad alto livello. Ottimo! Ma nessuno ha la sensazione che dopo aver sfogato su una tastiera il proprio dissenso, la cosa persista? Ah, forse qualcuno non ci aveva fatto caso? Beh, sì, devo dire il vero, l'ho tenuto nascosto per un po', ma adesso posso dirlo: con l'indignazione su Facebook succede molto poco, anzi non succede una beneamata fava. Nulla, niet, NISBA!!! Ma noi possiamo stare certi che ci saranno mille altre occasioni per indignarci, e così potremo digitare con tutta la rabbia su quei maledetti tasti, manifestando il nostro orrore, la nostra indignazione e soprattutto ne canteremo quattro a "quelli" (presidenti - ministri - sottosegretari - sindaci - assessori - manager ecc ecc). Sì, andremo avanti senza paura, digitando sulle nostre tastiere, senza concludere un cazzo!!! Andremo dritti per la nostra strada, fino al quell'ultimo momento in cui ci diremo, a bassa voce tra noi e noi:
Minchia!!! Se mi fossi svegliato prima.
Per il resto tutto a posto e... buon ferragosto

mercoledì 13 agosto 2014

Forze dell'Ordine - Abusivi 2 a 0! A quando la rivincita?

Non c'è pace nella zona del Foro Italico e della Kalsa. Anzi, c'è proprio una guerriglia, o meglio questo è successo nelle ultime ore. Dopo la mancanza di controlli in pianta stabile, gli "abusivi" sono tornati ad esercitare la loro attività di somministrazione, occupando il suolo pubblico con tavoli e sedie. All'arrivo delle auto di Polizia, GdF, Carabinieri e Polizia Municipale è cominciata la partita.Il gioco comincia con l'identificazione di gazebi e una serie di tavoli e sedie, la task force si spinge all'attacco, gli abusivi provano lo schema del contropiede e cercano il contatto fisico, la task force dribla e corre giù lungo la fascia, con un tocco di esperienza va a controllare le condizioni igieniche dei cibi conservati e GOOOOOOL!!! Tutto sequestrato, cibi, gazebi, tavoli e sedie. Sconforto nelle fila degli abusivi che mostrano, comunque, di non voler cedere.
Palla al centro, gli abusivi sferrano un attacco a sorpresa, forse il loro jolly, una signora molto determinata si arrampica su un pozzetto frigo inneggiando alla lotta per i propri diritti, sostenuta dai difensori di turno (fluidificanti) che proteggono gli interventi avversari. Le forze dell'ordine cercano di contenere l'attacco, ma nel frattempo entrano in campo parenti, amici e affini per far fronte unico, da li parte la mischia - di matrice più rugbystica - i corpi si affrontano da guerrieri e purtroppo, come accade in questi frangenti, c'è sempre qualcuno che si fa male. L'arbitro chiede l'intervento dei barellieri e un'ambulanza raggiunge lestamente il campo per soccorrere un ferito. Triplo fischio finale, termina la tanto contesa partita. Grande sorpresa del pubblico presente, ci sono stati momenti di vera paura percepita dagli spettatori, una partita così non si vedeva da anni. Risultato finale: due arresti, una persona denunciata per furto di energia elettrica e ancora cibi, gazebi, tavoli e sedie sequestrati per essere distrutti.
Chissà quando, e se, ci sarà la rivincita

martedì 12 agosto 2014

Districarsi tra abusivi e incompetenti. Dovremo insegnare questo ai nostri figli?

Dopo il controllo del territorio sul terreno della Kalsa, tornano gli abusivi; bancarelle, tavolini, sedie e venditori ambulanti. Alcuni di loro suppongono che sia più onesto che andare a rubare perché, in fondo, "si buscano il pane". Poi ci sono i cittadini indignati, che pagano le tasse e deprecano queste attività illegittime manifestando insofferenza per le stesse, ma ci sono anche tanti cittadini che non nutrono alcun interesse su abusivismo e irregolarità, e consumano bibite e pasti, proprio in quei luoghi. Ma l'aspetto che più allarma, è l'incompetenza di chi non riesce a trovare una via civile per risolvere la questione, navigando tra una condizione di lunga assenza di controlli sul territorio e un flebile risveglio caratterizzato da alcuni blitz. Questa è la parte più pericolosa del discorso. L'incompetenza che spesso sfocia nell'ignavia, se non addirittura nella collusione. Quest'ultima considerazione scaturisce da una "voce di corridoio" forse poco attendibile, che presume una sorta di servizio informativo da parte di alcuni rappresentanti delle forze dell'ordine nei riguardi dei succitati abusivi. Non vorrei mai fosse vero. Quali riferimenti per i nostri figli? Come dovranno districarsi, crescendo, tra abusivi e incompetenti? Abbiamo visto spesso le azioni delle amministrazioni comunali, tra sindaci, assessori, funzionari e dirigenti vari, non ultima la scelta di occupare l'area del Roseto di Villa Terrasi (spesi quasi 1 milione di euro) tra Via Lazio, Viale Campania e Via Brigata Verona,  per realizzare un bel cantiere utile al passante ferroviario, con lavori che andranno avanti fino al 2017. Insomma, non riesco proprio a capire quale logica spinga certi amministratori di Palermo a queste scelte, ovviamente il problema resta mio. Ma il pensiero che da oltre vent'anni tutto peggiori è una temibile costante, che mi preoccupa e che dovrebbe preoccupare tanti cittadini, spingendoci a far sentire con viva voce, e non solo su Facebook, un'indignazione chiara e perentoria. Ma forse in città ci sono troppi amici del sindaco, o di qualche assessore o dirigente, e vari amici degli amici che preferiscono "u muriceddu vasciu". Fa più comodo, stressa meno e garantisce di più.
Dovremo insegnare questo ai nostri figli?